Benvenuti da Filippo

L’assurdo mercato dei semilavorati

Dilettandomi spesso a fare oggetti artgianali di vario tipo, mi capita di aver bisogno di “pezzi già fatti” per completare il mio lavoro. Certo, si potrebbe anche far proprio tutto da soli, ma è quasi impossibile il più delle volte. Faccio 3 esempi: portachiavi, birra, conserva di pomodoro.

Anello per porachiavi: 2 ,75 euro al Briko. Portachiavi più economico (da cui vampirizzare l’anello): 0,99 cent dai Cinesi.

Bottiglie della birra (vuote) da 660cc: 0,60 cent al Briko. 0,55 cent al Lidl, piene di birra Finkbrau

Bottiglie per conserve (vuote) da 1L: circa 1 euro l’una al Carrefour. 0,50 cent al Lidl, piene di conserva della marca più economica

Ok, mi si potrà dire che bisogna andare a cercare queste cose in altri posti, che so, gli anelli per portachiavi comprarli in stock da 50 o 100 pezzi, per le bottiglie della birra andare ai consorzi enologici, per quelle della conserva ordinarle via catalogo dai negozi specializzati… Però è impossibile che, anche per piccole quantità, il prodotto finito costi più di uno dei suoi componenti! E’ una piccola cosa che fa capire quanto spreco ci sia in giro e quanto siano perfidi i giochi della grande distribuzione. Chi ha fatto una passata di pomodoro o la birra sa quanto lavoro c’è dietro; ok, la produzione artigianale o familiare è una cosa e quella industriale è un’altra… Ma non si può distribuire una conserva che costa meno del suo contenitore, uno dei due prezzi è decisamente sballato, e di tanto!

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