Benvenuti da Filippo

Valore etico del denaro e nuovo ordine mondiale

Questo è un abbozzo, è una cosa che stavo pensando qualche tempo fa prima di andare a dormire.

In generale, l’ordine mondiale corrente, che ha portato allo sfruttamento incontrollato delle risorse del pianeta per bruciarle in una produzione di beni in continua crescita, è basata su un semplice, banale assunto. Quello che, per dirla con i latini, “pecunia non olet”, il denaro non puzza. Cioè, non importa come sia stato generato un profitto, quello è profitto e me lo porto a casa, lo spendo come voglio.

Se ben guardiamo, è questo assunto di base che rende il sistema profondamente iniquo fin dalle fondamenta. E’ un sistema bestiale, in cui vige la legge del più forte, del più furbo, del più cinico. Il denaro da sempre può comprare tutto proprio perchè è anonimo, perchè una volta ottenuto lava via la connessione con ciò che l’ha prodotto, sia esso il duro lavoro di un contadino che si spacca la schiena per far crescere un ortaggio, il servizietto di una prostituta, la vendita di un brillante estratto con la violenza e la schiavitù, o la speculazione di un magnate della finanza che inguaia spostando milioni con un clic milioni di persone (vedi la speculazione sulle risorse alimentari). Tutte queste attività producono denaro che vale allo stesso modo – e, per giunta, ne producono in termini non proporzionali alla fatica spesa!

Se fosse possibile, non so in che modo pratico, legare il valore del denaro al valore del lavoro che lo produce, tutto cambierebbe. Beh, ci sarebbe da intendersi prima su cosa sia il valore del lavoro. Ad esempio quello sociale. O quello diciamo “ambientale” – in fondo viviamo tutti su uno stesso pianeta, chi lo tiene meglio deve valere di più di chi lo tratta male, perchè danneggia il futuro dell’Umanità. Oppure quello culturale, chi contribuisce al progresso della società ha più ragione di valere di più di chi non lo fa. Di sicuro si possono considerare più parametri, comunque l’idea è di valorizzare ciò che è buono e utile per l’umanità. In modo che sia sempre evidente da dove viene ciò che spendo. Ovvio che in una società di questo tipo il denaro non sarebbe trasferibile. E’ come se sulle mie monete ci fosse la mia firma ed il valore costruttivo della mia opera.

Nessuno le può usare oltre me. Quando le uso vengono annichilate, io le spendo ma nessuno le guadagna. In questo modo le attività non etiche dovrebbero scomparire, perchè pagherebbero poco o niente. Darebbero soldi “neri” che non potrebbero comprare nulla.

Certo è inquietante l’idea che venga deciso ciò che è bene e ciò che è male. Forse aprirebbe la porta a distopie ancora peggiori del mondo in cui viviamo oggi. E’ anche vero che gestiamo la democrazia, che in qualche modo ha portato alle leggi, all’imposizione di cosa si può fare e cosa no; forse una scala di valori, una morale fissata per legge non sarebbe molto diversa.

Vabbè… D’altra parte questa è solo un “abbozzo di riflessione”, e io non sono certo un filosofo 🙂

Mi limito a condividerne le premesse, che secondo me hanno un loro senso. Meditate gente, meditate!

 

One thought on “Valore etico del denaro e nuovo ordine mondiale

  1. Sì…condivido. però non farmi sentire in colpa se sogno di vincere al superenalotto.
    ritornando al tuo blog, visto che siamo nel campo dell’utopico..direi: perchè monetizzare l’etica? perchè mercificarla? vuoi proprio avere in tasca dei soldi? per cambiare i soldi bisognerebbe abolirli o ricondurli a quello che effettivamente servono: comprare ik necessario per vivere. tutto il resto non deve essere comprabile con i soldi: la fama, il potere, la salute, etc. etc.

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