Benvenuti da Filippo

Italia 2.0

Oggi mi sono fermato a Chiaverano a fare qualche foto al cielo, era una bella serata di nuvole e vento. Ho notato, vicino al parcheggio principale del paese, vicino ad una nuova struttura in legno, un armadietto aperto con dei libri. Leggo che si tratta del “bookcrossing”: chiunque può prendere un libro, portarselo a casa, leggerlo e poi… lasciarlo in giro (possibilmente in un altro chioschetto di bookcrossing, in modo che qualcun altro abbia la possibilitò di leggerlo). Idea eccellente per riutilizzare vecchi libri senza buttarli. E per quelli come me a cui piace, a volte, spilucchiare qualche libro a caso. Funziona davvero, in tutti e due i sensi.

Non è il primo caso di uso intelligente di risorse che andrebbero altrimenti sprecate. Ad esempio a Borgomasino c’è uno spazio per la condivisione degli strumenti agricoli da attaccare al trattore, come ad esempio aratro, fresa, ecc. Chiunque li può prendere, usare e riportare allo spazio condiviso. Ideale per chi ha piccole estensioni di terreno, in questo caso è molto più intelligente della propietà privata, perchè mai 10 persone dovrebbero comprarsi un aratro a testa per usarlo uno, due giorni all’anno al massimo? E poi, così chi ha vecchi attrezzi agricoli che non usa più, anzichè farli arrugginire in cortile o venderli per due soldi, li può mettere a disposizione di tutti con grande guadagno per tutta la comunità.

E’ una dimostrazione del fatto che idee semplici, ovviamente supportate da un adeguato senso civico, possono cambiare la vita in meglio, pur andando nel verso di una decrescita del PIL. Si produrranno meno aratri, si stamperanno meno libri… Ma evidentemente non erano strettamente necessari; si producevano e si stampavano soltanto perchè le risorse venivano mal utilizzate, venivano sprecate. Non credo che questo porti necessariamente, in ultima istanza, povertà e declino. Certo, forse nel breve periodo. Ma è in fine dei conti una trasformazione verso un altro tipo di società e di sviluppo, più razionale e maggiormente sostenibile. Ben venga.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *