Domenico Forchino, Avvocato e Storico Borgomasinese

BIOGRAFIA

Nasce a Borgomasino il 24 Aprile 1937 figlio di Filippo e di Olga Orecchia di Vestignè. Frequenta le scuole elementari nel proprio paese. Dalla quarta elementare fino alla terza media è allievo del Collegio San Giuseppe di Torino. Compie gli studi classici presso il Ginnasio Liceo “Carlo Botta” di Ivrea. Laureato in Giurisprudenza all’Università di Torino con una tesi in Storia del Diritto Italiano sui “Rapporti della Comunità e degli uomini di Borgomasino con i propri Signori dalle origini al ‘400”. Dopo aver superato l’esame di Procuratore Legale presso la Corte di Appello di Torino, intraprende la professione forense. Iscritto nell’Albo dei Procuratori di Ivrea in data 23 ottobre 1964, ed in quello degli Avvocati il 28 ottobre 1970. Patrocinante in Cassazione dal 26 ottobre 1979, ha esercitato la professione di Avvocato fino all’anno 2010.
Magistrato onorario, ha ricoperto la carica di Giudice Conciliatore di Borgomasino per circa un ventennio.
Vive nella sua casa avita di Borgomasino.

Contemporaneamente alla professione forense, dagli anni dell’Università si dedica alla ricerca storica, fino a diventare in breve un riferimento per la storiografia locale (Canavesana e Piemontese). E’ membro prima della SASAC (Società Accademica di Storia ed Arte Canavesana) che contribuisce poi a rifondare nel 2000 con il nome di ASAC (Associazione di Storia ed Arte Canavesana), assumendone attivamente la presidenza fino al 2010. Nell’Associazione conserva il ruolo di Presidente Onorario.

Le sue sono essenzialmente opere di “Microstoria”, che pongono l’attenzione sulle vicende della comunità di Borgomasino e di Ivrea nel corso del secolo XVIII, attraverso ricerche d’archivio con la pubblicazione di documenti inediti, rari o dimenticati. E’ stato così possibile ricostruire la vita di personaggi e piccole comunità canavesane loro malgrado coinvolte nei grandi eventi di periodi storici tormentati come, ad esempio, quello del Piemonte Repubblicano, a cavallo tra il XVIII e XIX secolo, il cosiddetto “Periodo Giacobino”, cui sono dedicati i due volumi “Il cambio della guardia” e “Prima che il gallo canti”, nonché la vita del patriota Carlo Trombetta di San Benigno.

OPERE STORICHE

Bandi Campestri della Comunità di Borgaro Masino, 1735 [SASAC. Tipografia Vittorio Ferraro Editrice, Ivrea 1983]

L’autore pubblica integralmente e commenta la raccolta dei Bandi Campestri di Borgomasino, piccola comunità rurale della Provincia di Ivrea. I Bandi Campestri erano emessi dall’Autorità Comunale per regolamentare la vita agricola e l’utilizzo delle risorse del territorio. L’analisi del testo, conservato presso l’Archivio Storico Comunale,  è spunto per ricostruire efficacemente la vita di ogni giorno della comunità di Borgomasino nel secolo XVIII.

L’Intendente manda a dire: echi di vita pubblica canavesana nelle carte d’archivio della comunità di Borgomasino attraverso il secolo XVIII [Tipografia Ferraro Editrice, Ivrea 1986]

Una cavalcata fra ordine pubblico, amministrazione, giustizia e cose militari visti attraverso gli occhi della comunità di Borgomasino, cui erano diretti gli ordini degli Intendenti. Questi, più che rappresentanti finanziari, venivano ad essere la longa manus del governo nelle province assumendo in vasto grado mansioni amministrative di vera e propria politica interna. Nei loro carteggi si ritrovano infatti ampie tracce di tutta la vita sociale, spirituale ed economica del regno sabaudo e delle comunità cui editti, manifesti o ordini particolari erano inviati.

Il Cambio della Guardia [Edizioni CORSAC – Bolognino Editore, Ivrea 1999]

Sulla base del tempo nuovo, quello “francese” scandito dal Calendario Repubblicano che irrompe al volgere del secolo XVIII nella storia del Piemonte contadino con la costituzione della Repubblica Piemontese, l’autore passa in rassegna le vicende di quel periodo nei riflessi che esse hanno negli ordini provenienti dalla capitale Torino sulla Municipalità di Ivrea ed altre del Canavese e su quella di Borgomasino, di cui egli è originario.

Un importante esempio di ricerca e studio comparati, sulla scorta di una notevole massa di documenti in gran parte inediti ed integralmente riprodotti che ne costituiscono l’ossatura.

Il cambio della guardia, il nuovo che avanza, colto nelle sue più significative manifestazioni in un’opera di “microstoria” che è un grande affresco di vita piemontese e canavesana dell’epoca. Un andare all’indietro, “alla ricerca di un tempo perduto” sullo scorcio si un secolo che fu forse più d’altri pieno di contrasti, di luci e di ombre.

Recensione in Studi Piemontesi 1999, vol. XXVIII Fasc. 2, pag. 623

Cenni storici sull’antica Provincia di Ivrea [ASAC, Tipografia Bardessono Editore, Ivrea 2001]

Ricostruzione delle vicissitudini territoriali dell’antica Provincia di Ivrea, dalla sua costituzione nel 1560, attraverso i secoli successivi, fino alla sua cessazione in forza della legge 23 ottobre 1859; sulla conclusione che, delle sette province originarie (1560: Torino, Vercelli, Cuneo, Mondovì, Savigliano, Ivrea, Altri Luoghi di la del Po) soltanto Torino, Vercelli e Cuneo sono sopravvissute indenni agli assalti del tempo ed alle vicende della storia.
Ad esse si aggiungono (1723) quelle di Asti, Alessandria e Biella (risorta dalle proprie ceneri nel 1992), mentre Aosta è diventata Regione Autonoma a Statuto Speciale (26 febbraio 1948).
Ivrea, la Bella, non si è più ripresa.

Prima che il Gallo Canti [Edizioni CORSAC – Bolognino Editore, Ivrea 2002]

La Battaglia di Marengo (14 giugno 1800) segna la premessa del lungo dominio napoleonico in Piemonte e non solo. L’autore, attraverso l’analisi scrupolosa delle fonti, porta il lettore alla scoperta di istituzioni, avvenimenti, situazioni e personaggi che hanno come centro focale la città e la provincia di Ivrea negli ultimi anni del XVIII secolo, senza peraltro mai perdere di vista il quadro generale degli eventi che ne fa corona, ed offre a propria volta interessanti spunti di meditazione: la Rivoluzione e la Controrivoluzione, scandite dalle parole magiche Libertà, Virtù, Eguaglianza, che sono il filo conduttore di questa avvincente ricerca.

Recensione in “Il Canavesano” 2003, pag. 218

La capra di Theodoro [ASAC, Tipografia Bardessono Editore, Ivrea 2005]

Le carte d’archivio di Colleretto Castelnuovo hanno restituito l’intero iter di un procedimento criminale avanti la locale Giudicatura nel secolo XVIII contro Theodoro Carlevato, minore d’anni 18, inquisito di delitto di bestialità con una capra, conclusosi con la condanna di detto Theodoro a remigante forzato sulle galere di Sua Maestà sua vita natural durante, condanna ridotta dal Real Senato in sede di appello alla più ragionevole durata di anni 10 continui, precedente abbruciamento della capra alla presenza del condannato. Il testo del procedimento è stato integralmente trascritto ad opera dell’autore, che da esso ha tratto questo studio.

Capo Brigata Carlo Trombetta di S. Benigno (1762-1808): Storia di un Giacobino deluso [ASAC, Tipografia Bardessono Editore, Ivrea 2008]

Storia di Carlo Trombetta di San Benigno, patriota giacobino, Canavesano d’adozione, e della parte che egli ebbe negli avvenimenti politici e militari degli ultimi anni del XVIII secolo.

Le avventure sue e dei suoi compagni di lotta, tratte dall’oblio del tempo, che hanno a volte dell’incredibile, ci vengono incontro con insolita freschezza a parlarci di ideali di libertà, battaglie, lotte, sofferenze, vittorie e sconfitte, entusiasmi e delusioni, e con loro il mondo da cui questo insolito ed inquietante personaggio proviene, quello piccolo-borghese di un paese della campagna canavesana del 700, di filatori di seta. Una solida ed accurata ricerca storica condotta su località e documenti d’archivio ci restituisce intatto il fascino di un filatoio ad acqua di San Benigno, le fatiche di una famiglia, l’incamminarsi di un ex seminarista sulla via della rivoluzione e della lotta per la libertà e l’indipendenza del Piemonte, fino all’inevitabile delusione dopo l’arrivo di Napoleone nel 1800. E’, se si vuole, la storia di uno sconfitto, o meglio di diversi sconfitti, con le loro luci e le loro ombre, che seppero tener fermi i loro ideali di fede e di lotta.

Recensione in Studi Piemontesi 2009, vol. XXXVIII, fasc. 1 pag 214

Inventario delle Cause Criminali della Giudicatura di Strambino 1752-1802 (2012)

L’opera pubblica e commenta l’Inventario delle Cause Criminali della Giudicatura di Strambino, registro sul quale, per oltre 50 anni, vennero annotati in maniera sintetica i procedimenti criminali trattati con i loro provvedimenti conclusivi.

Questo archivio dimenticato consente all’autore di passare in rassegna mezzo secolo di quotidiana “resa giustizia”, vita vissuta vista allo specchio di un piccolo Tribunale locale del Settecento.

Una storia sorprendente per la precisione dei dettagli in un mondo che è piccolo soltanto in apparenza, ma rappresenta in riduzione di scala un’area più vasta e complessa di umana esperienza e di sconcertante attualità.

Recensione in La Sentinella del Canavese 18/4 e 26/10 2012

SAGGISTICA

Oltre alle opere storiche principali, ha pubblicato diversi saggi monografici sempre ad argomento storico sui bollettini della SASAC, ASAC, ed i periodici “Il Canavesano” e “Canaveis”.

Nelle monografie ha concentrato la sua attenzione su personaggi e vicende di Borgomasino nel corso della storia, anche recente. Vanno ricordati la figura del Capitano Felice Follis in Russia con Napoleone e quelle di Lana Giuseppe e Lana Giovanni Battista in epoca risorgimentale, oltre la ricostruzione sulla base dell’analisi delle carte processuali dell’assalto alla locale Caserma dei Carabinieri ad opera di Partigiani il 24 marzo 1944.

Altri temi, quali ascesa e decadenza del cinema di Borgomasino e incanti delle montagne traggono spunto dai ricordi personali dell’autore e dalla sua vita a contatto con la natura.

ELENCO COMPLETO

La caccia nel Settecento in Piemonte (SASAC 26/2000)
Carlo Bellardi, Sergente Maggiore Pilota (1920-1944) (Il Canavesano 1990)
Giuseppe e Giovanni Battista Lana, di padre in figlio (ASAC 11/2011)
1777 Tariffa di pedaggio nel contado di Masino (Canaveis 2002)
Nel parco con passo leggero (Canaveis 2/2003)
Un ex voto a Borgomasino 25.1.1945 (Canaveis 9/2006)
Il Cinema di Borgomasino (Canaveis 11/1996)
Il manifesto dei divieti (Canaveis 8/1996)
Giochi proibiti nel 700 (Canaveis 7/1996)
Una spada per l’Imperatore. Capitano Felice Follis (1784-1845) (SASAC 16/1990)
Borgomasino 24 Marzo 1944 – Attacco alla caserma (ASAC 10/2010)
Candele bollate e non (ASAC 9/2009)

ALTRE OPERE

Colloqui Canavesani (1960)

Raccolta di poesie. Il volto della sua terra nel trascorrere delle stagioni.

 

ONORIFICENZE

Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana il 27/12/1985

Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana il 27/12/2004

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